Dalla rivoluzione industriale alla rivoluzione culturale.

 

 

Lo sviluppo tecnologico, la globalizzazione e lo spostamento della produzione nei Paesi dell'Est, ha svuotato di significato numerosi luoghi che davano alloggio a mestieri, macchinari, lavoratori e famiglie.

 

Le grandi fabbriche che hanno per anni ospitato la produzione industriale di beni di consumo, compaiono oggi nei cataloghi dei beni culturali e vengono considerati patrimonio dell'intera comunità internazionale.

Le storiche cascine dove si producevano anticamente beni di prima necessità, sono ora beni demaniali mappati e riconsiderati.

Gli scali ferroviari utilizzati un tempo per lo scambio di beni commerciali, si traducono oggi in ben di Dio di spazi e materiali a cui ridare uso.

 

La corrente del Post-Degrado riguarda l'attuale tendenza a trasformare in bene durevole ciò che prima era considerato abbandonato e sgradevole. 

Un movimento culturale, artistico e sociale, dal carattere multidisciplinare, che parte da esigenze di tipo basilare: la creatività ha bisogno di spazio; i cittadini di luoghi d'incontro; l'ambiente reclama attenzione e il suolo è provato da tanta edificazione.

 

 

Post-Degrado è una piattaforma che nasce per promuovere la fruizione di quegli spazi che sono stati riqualificati dopo anni d'abbandono: luoghi di cui ammirare il fascino architettonico, posti in cui rivivere la memoria di ciò che è stato, inediti ambienti dove godere della nuova destinazione d'uso che è stata loro assegnata. 

 

L'obiettivo della piattaforma è, inoltre, quello di creare una rete di connessioni tra gestori degli spazi per facilitare lo scambio di informazioni, materiali, contatti, per unire le forze e dare visibilità alle buone pratiche di riuso creativo. 

 

Post-Degrado ha come scopo anche quello di fornire esempi pratici e strumenti chiave a coloro che volessero replicare uno dei numerosi e diversi format di riattivazione di spazi in stato di degrado.

 

 

Diverse sono le mappe che ci indicano le coordinate geografiche del gran numero di luoghi abbandonati. Ecco allora la prima mappa degli spazi riqualificati, una raccolta di buone pratiche che parte da Milano, la mia città natale, ma che è in continua crescita a livello internazionale. L'obiettivo è che il numero di spazi rinati superi quello dei luoghi abbandonati.

Abbiamo un immenso patrimonio in attesa di essere adottato, sfruttiamolo!